Giorgia Lagosti

Sono …

“ … sono fortunata. Faccio un lavoro che ho scelto, che ho fortemente voluto e … che mi appassiona. Ogni giorno”.
Quando ci si deve presentare si inizia sempre col parlare di formazione, di studi, di interessi, di attitudini …. a me, da sempre, piace cucinare.

Mi piace farlo per le persone a cui voglio bene, mi piace mettere nella manipolazione del cibo tutta la passione che le mie nonne hanno saputo infondermi, i loro insegnamenti e la ritualità che si concretizza in una cucina, all’interno delle mura domestiche. E mi piace comunicare tutto questo, cercare di trasmettere ciò che la curiosità e l’esperienza mi hanno portato ad imparare da quando ho memoria: la grande storia che si nasconde dietro ad ogni piatto della tradizione, i suoi significati, le evoluzioni che lo hanno creato, le sue possibili interpretazioni, il territorio, le stagioni …

Ancora … mi piace cercare le mie materie prime andandole a scovare da chi le produce, guardando la gestualità della loro nascita. Mi piace parlare con i produttori, conoscerli e sentire i loro racconti.
Tonino Guerra, qualche anno fa, mi disse che il grano respira la sua terra, il sudore delle mani che lo raccolgono e che lo lavorano, i muri delle case in cui viene custodito e i sentimenti delle persone che lo portano in tavola. Io sono convinta che sia così.
Infine mi piace la convivialità che c’è, unica, attorno ad una tavola, la complicità, il senso di comunità, di aggregazione e di condivisione che solo il cibo riesce a creare.
Il mio lavoro nasce da qui.

Ovviamente ci sono anni di studi nel mezzo: quelli del liceo classico che mi hanno reso sensibile all’affascinante “marchingegno” che è la mente dell’uomo, all’arte nello scrivere, alla bellezza della comunicazione. Dopo è arrivata la scienza, all’università, dove la chimica mi ha mostrato la magia della materia, delle sue trasformazioni. Mi ha insegnato a vedere, e poi a saper raccontare nel modo giusto, cosa succede quando impasto il pane, quando cucino la minestra, quando griglio la carne, quando faccio bollire la frutta per farne marmellata …
Tutto qua! Questa sono io.

E cosa faccio?
Sono Maestra di Cucina AICI (Associazione Insegnanti di Cucina Italiana), docente di alcuni centri di formazione locali come Engim, Cescot e Iscom, tengo corsi per professionisti e non (scegliendo luoghi che mi facciano sentire a casa … vedi Casa Catani di Barisano (FC)), per italiani e stranieri, organizzo team building aziendali, sono consulente di alcune realtà locali per tutto quello che è inerente alla cucina e ai menù (una fra tante cito la collaborazione con il Ristorante di CasArtusi di Forlimpopoli per le serate a tema del lunedì).

Faccio parte del gruppo di lavoro di Maria Luisa Savorani (alla quale devo molto!) che ha fatto nascere “Cibologia” e, all’interno di questo contesto, ho partecipato alla stesura del libro “La Vita nel Piatto” prima e di “Cibologia” (edito dalla Franco Angeli).

Poi sono giornalista free lance per qualche testata locale come Ravenna e Dintorni.

Infine collaboro con la famiglia Bartolini  (Ristorante La Buca (Stella Michelin), Osteria del Gran Fritto di Cesenatico e Milano Marittima, Terrazza Bartolini): Stefano (il mio “oste” preferito) per me è stato (è lo è tutt’ora!) un maestro, Andrea oramai un amico. Mi sento parte della loro grande famiglia!

Sopra a tutto … sono mamma di Barbara e di Marco e moglie di Andrea: sono loro il mio vero “motore”!

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