Giorgia Lagosti

Ricetta: la Torta di Riso … quella senza il guscio!

La Torta di Riso, per me è una torta di famiglia: questa ricetta proviene dal quadernino della mia dolcissima nonna paterna, la nonna Gigliola, una romagnola purosangue!

Lei era una cuoca sopraffina: del resto era figlia di fornai e cucinava con amore! E’ lei che mi ha trasmesso questa passione.

La sua Torta di Riso è morbida, dal sapore intenso ma sobrio, a metà strada fra un dolce al cucchiaio e un dolce da forno.

In effetti oggi questa è una preparazione diffusa in tutta Italia, ma è nata a cavallo fra l’Emilia e la Romagna. Originariamente si chiamava “Torta degli Addobbi” perché preparata nella zona del bolognese occasione della “Festa degli addobbi”. Si trattava di una festa istituita fin dal XVII secolo per il decennale di una parrocchia in cui era uso esporre alle finestre, in segno di festa, dei drappi colorati.

In tale occasione le case dei parrocchiani erano aperte alle visite di vicini e conoscenti e agli ospiti si offriva questa torta. La festa, nelle parrocchie di città, veniva celebrata ogni 10 anni, mentre in campagna ogni paese veniva diviso in 4 quartieri e ogni quartiere festeggiava una volta ogni 4 anni, a rotazione (Babette, in “La Cucina della Prateria Bolognese”).

Ma veniamo alla ricetta e precisiamo che è una Torta di Riso senza il guscio di pasta frolla.

 

Ingredienti

200 grammi di riso (tipo Roma o Originario)

1 litro di latte possibilmente fresco e intero

3 uova intere

5 tuorli

260 grammi di zucchero meglio se di canna (io uso il muscovado)

100 grammi di mandorle senza la buccia

80 grammi di burro + 10 per imburrare lo stampo

100 millilitri di panna fresca

100 grammi di ricotta di latte intero

messo bicchierino di rhum scuro o cognac

la scorza di mezzo limone grattugiata

una stecca di vaniglia

una presa di sale fino

2 cucchiai di pangrattato

Preparazione

Come prima cosa, in una capiente pentola possibilmente con il fondo spesso, far bollire il latte con la stecca di vaniglia, 50 grammi dello zucchero totale e il sale. Quindi aggiungere il riso e a fuoco basso continuare la cottura fin quando il riso non avrà interamente assorbito il latte.

Mentre il riso si raffredda un po’, in un altro recipiente, sbattere le uova e la ricotta con lo zucchero. Poi versare il tutto nel riso unendo anche le mandorle grossolanamente tritate, la scorza del limone, il burro, il rhum e la panna. Imburrare uno stampo e cospargerne la superficie interna con il pangrattato (mi raccomando!!! che sia pan grattato e non farina!).

Dopo aver opportunamente amalgamato il composto versarlo nella teglia e terminare spolverando la superficie con un altro po’ si zucchero scuro.

Riscaldare il forno a 180° e porre in cottura per oltre un’ora. Una volta cotta, attendere che si raffreddi, tagliarla a cubetti e servire.

Note

Come ben sapete esistono mille ricette della Torta di Riso, con varianti ed interpretazioni più che lecite e anche … molto golose.

Per esempio di possono sostituire le mandorle con pinoli e uvetta in parti uguali, o ancora con delle gocce di cioccolato fondente. Io personalmente l’ho provata con le noci e “l’esperimento” mi ha soddisfatto assai! Infine può anche essere realizzata con il guscio di pasta frolla: buona, non lo metto in dubbio, ma …. credo che il fondo possa spostare l’attenzione dal prezioso ripieno!

Infine … una curiosità!

Nella ricetta della nonna Gigliola è specificato a chiare lettere che tutta la preparazione della torta, dalla cottura del riso allo sversamento del composto finito nello stampo deve essere effettuato con un cucchiaio di legno che … non deve mai lasciare il tegame, non deve mai essere tolto dal riso! Personalmente credo che questa sia una pura credenza popolare, ma … per non correre rischi, io non ho mai trasgredito a questa regola!