Giorgia Lagosti

Ricetta: la Crostata di Frolla, Ricotta di Pecora, Miele di Zagara e Noci

Ingredienti

per la frolla

250 grammi di farina 00

100 grammi di zucchero

100 grammi di burro ben freddo e tagliato a tocchetti

un uovo e un tuorlo

un pizzico di sale

un puntina di cucchiaino di lievito per dolci

per la crema

400 grammi di ricotta fresca di pecora

tre cucchiai di zucchero di canna (circa 80 grammi)

i semini di una bacca di vaniglia

2 uova + l’albume avanzato dalla frolla

60 grammi di gherigli di noce tritate grossolanamente

20 mezzi gherigli di noci intatti

miele di Zagara (anche acacia ma … non è la stessa cosa)

Preparazione

Preriscaldare il forno a 180°C.

Preparare la frolla mescolando velocemente tutti gli ingredienti. Modellare a palla, avvolgerla nella pellicola e lasciar riposare per almeno 30 minuti.

Lavorare la ricotta con lo zucchero e la vaniglia, aggiungere le uova leggermente sbattute.

Foderare uno stampo (possibilmente a cerniera) e versarvi la crema di ricotta. Porre in cottura a 180 gradi per 30-40 minuti. Lasciare raffreddare.

Servire completando ogni fettina con un gheriglio di noce e un cucchiaino di miele.

Approfondimento: il miele di Zagara

Chi non ha ancora avuto modo, occasione o fortuna di farlo, dovrebbe annotare sulla propria agenda che… ad Aprile bisogna andare in Sicilia! Si può scegliere tra la Conca d’Oro, dalle parti di Palermo e la Piana di Catania. Meglio la seconda opzione perché da lì la strada sale dolcemente verso i monti Iblei e … sarà tutta una scoperta!!

In Aprile il profumo di zagara, come vengono chiamati i fiori delle piante di agrumi, si spande nell’aria, specialmente la mattina presto, quando il sole si leva flemmatico e sembra quasi accolto dagli aranci fioriti: è un fenomeno unico, irripetibile altrove, che inebria e fa sognare, che mette di buon umore e predispone ad iniziare la giornata nel migliore dei modi

E ….se la magia della zagara inebria noi umani vissuti e scafati, vuoi che non tocchi le nostre amiche api? Certo che sì e di fronte a così tanta bellezza e abbondanza si impegnano a fondo, bottinando alacremente da mattina a sera.

E’ il momento in cui gli aranci si tingono di mille colori e di… profumo, quello “ubriacante” dei bianchi fiori di zagara, il cui candore spicca tra il rigoglioso verde delle foglie ed il colore delle ultime arance da cogliere, le più dolci e succose. E dopo circa un mese le api ci presenteranno il gioiello di famiglia, frutto sì dell’albero di arancio, ma anche del loro prezioso lavoro: l’inimitabile miele di arancio, più propriamente detto miele di zagara!

Il miele di Arancio è tra i mieli italiani uniflorali più famosi ed apprezzati per le sue molte proprietà e per il caratteristico, intenso aroma, che richiama subito ai candidi fiori da cui proviene.

L’arancio e gli altri agrumi

Da sempre gli agrumi hanno accompagnato la Storia dell’uomo. Originario dell’Asia orientale, l’arancio si è diffuso in tutti i continenti, per la bellezza della pianta e del suo fiore chiamato zagara, e per le pregiate qualità del suo frutto, ma è nell’area mediterranea, specialmente in Sicilia, che ha trovato la sua terra d’elezione, grazie alle condizioni climatiche ottimali che l’isola offre.

Le conseguenze, tutte positive, sono evidenti: attualmente il connubio, il nesso tra Sicilia e agrumi è spontaneo, immediato. Da quando infatti gli alberi di agrumi hanno ricoperto con le loro chiome sempreverdi i territori della nostra bellissima Trinacria fino ad immedesimarsi con essa, l’arancia è stata universalmente  eletta a frutto simbolo della Sicilia, emblema del sole, della luce, della generosità di questa terra.

Il miele di fiori di agrumi è detto anche miele di fiori di zagara, prevalentemente di arancio, ma anche di limone e bergamotto. Si presenta con un colore molto chiaro, che dà sul bianco dopo la cristallizzazione ed un profumo di fresco. E’ gradevole al palato, grazie al suo gusto intensamente aromatico ma allo stesso tempo delicato, come i fiori da cui proviene.

E’ uno dei migliori mieli da tavola e si presta all’uso in tante ricette come ad esempio arrosti di anatra e maiale, ma è ottimo anche con lo yogurt, oppure spalmato su una fetta di pane, magari con una pennellata di burro.

Va ricordato che, come tutti i tipi di miele, è sensibile alle alte temperature, pertanto le sue caratteristiche peculiari verranno evidenziate nell’uso naturale, a freddo.

Si usa anche nella miscelazione di bevande, come dolcificante di cocktails e long-drinks, per dolcificare la panna montata e tutti i dessert con mascarpone e ricotta.

Tra le proprietà che più contraddistinguono il miele di arancio, oltre all’eccezionale sapore e qualità che gli derivano dal nettare da cui proviene, va ricordato il potere calmante, così da predisporre al meglio l’organismo per un sonno riposante. E’ un miele ricco di proprietà depurative e dà sollievo ai disturbi di stomaco derivanti da stati di ansia o di eccessi alimentari. Si suggerisce di assumerne un cucchiaino da caffè prima dei pasti, allo stato puro, oppure sciolto in poca acqua tiepida.